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Sono state pubblicate molte notizie sull’effetto della vitamina D per la nostra salute.
L’affermazione di Robert Heaney che la medicina sta entrando nel periodo post-vitamina D ha cominciato ora a diventare una realtà per la comunità medica internazionale.
Con gioia ho notato l’aumento della consapevolezza del pubblico e del mondo medico greco riguardo questo fattore chiave per la nostra salute.
Il nostro contributo in questo senso è stato fondamentale alcuni anni fa.
Grazie agli articoli informativi postati sul nostro sito e ripubblicati nei server web greci e nella stampa quotidiana, sono stati informati dei nuovi sviluppi più di 1000 scienziati che lavorano nel campo della salute (dottori, farmacisti e dietisti) ad Atene, Salonicco e Patrasso.
Il pubblico e la comunità scientifica greca sono sempre più informati su questa importante molecola per la nostra salute.
Nuove scoperte collegano la vitamina D con i problemi di salute, dal cancro e le malattie cardiache al comune raffreddore.
Due delle maggiori riviste scientifiche del mondo, il British Medical Journal e Nature, hanno pubblicato articoli rilevanti sul ruolo della vitamina D nella protezione contro il cancro e nell’attivazione del sistema immunitario.

La vitamina D e il sistema immunitario

Il 7 marzo 2010 è stato annunciata su Nature una nuova scoperta riguardante il ruolo della vitamina D nell’attivazione dei meccanismi immunitari del nostro corpo.
Quando il corpo viene a contatto con un nuovo virus o batterio, recluta specifici globuli bianchi, i linfociti T, per combattere l’invasore.
Ma ognuna di queste cellule è programmata per riconoscere un solo particolare virus o batterio.
Perciò, per ogni 100.000 linfociti T, potrebbe esserci solo un patogeno adatto.
Queste poche cellule devono essere pronte a moltiplicarsi per non permettere al microrganismo di causare una malattia.
Tuttavia, per consentire di attivare le cellule T e convertirle in cellule che uccidono i batteri, ovvero in cellule killer e cellule accessorie (Cellule Natural Killer, NK, Cellule Helper, Th), è necessaria la presenza della vitamina D in quantità sufficienti.

vitamina D

Una volta che le cellule T entrano in contatto con un agente microbico, allungano delle “antenne” per legare la vitamina D.
Secondo i ricercatori, se non c’è abbondanza di vitamina D nel sangue, i linfociti non iniziano ad essere attivati e quindi il nostro sistema immunitario non può rispondere alla minaccia dei virus o dei batteri.
Questa nuova scoperta ha un enorme significato per la comprensione e la protezione da malattie infettive ed epidemie di larga scala.

La vitamina D protegge dal cancro al colon

Il British Medical Journal (Gennaio 2010) ha pubblicato uno studio che esamina la relazione tra i livelli di vitamina D e il rischio di cancro al colon.
Le popolazioni campionate hanno coinvolto 10 paesi dell’Europa occidentale (Danimarca, Francia, Grecia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno Unito) e incluso più di 520.000 persone.
I risultati mostrarono che minore era il livello di vitamina D nel sangue, maggiore era il rischio di sviluppare un cancro al colon.
Da questo studio possiamo estrarre due importanti conclusioni:
A) La prima ha a che fare con l’effetto protettivo di D in concomitanza con il calcio
B) La seconda si riferisce all’assunzione di più di 3500 UI di vitamina A al giorno, che annullano eventuali benefici della vitamina D.
Una raccomandazione del Consiglio sulla vitamina D invita a prestare attenzione ad assumere multivitaminici che non contengano vitamina A.
Sapevamo che la vitamina A a basse dosi migliora l’azione della D, ma oltre un certo punto, tuttavia, interferisce negativamente con l’azione della vitamina D: da questo studio sembra che questo limite siano le 3500 UI.

Quali sono i livelli ideali di vitamina D?

Livelli sub ottimali di vitamina D nel nostro sangue, (OH)25 D3, tendono a cambiare ed adattarsi alle nuove circostanze.
Secondo l’esperienza clinica e la letteratura livelli di (OH)25 D3:
-sotto i 40 ng indicano una grave carenza
-dai 40 ai 60 ng indicano una semplice insufficienza
-dai 60 ai 100 ng indicano un livello ottimale
I dati scientifici continuano ad indicare la vitamina D come il fattore più importante per la nostra salute.
Raggiungere valori ideali di D sembra che possa aiutare molto la nostra salute e proteggerci da molte patologie.
Saluti!
Dr. Dimitris Tsoukalas
I concetti di questo articolo sono sviluppati in maniera molto approfondita nel “Corso di Medicina Nutrizionale e Metabolomica”, il primo corso che insegna come utilizzare la nutrizione e l’integrazione alimentare per migliorare la condizione metabolica dei pazienti usando i dati scientifici all’avanguardia derivati dalla Metabolomica.

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Fonti:

www.bmj.com/jan 2010
www.scientificamerican.com/Nature 7 March 2010