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La vitamina C è la prima cosa che ci viene in mente quando parliamo di antiossidanti e rinforzanti del nostro sistema immunitario contro il raffreddore comune e l’influenza.
L’inverno del 2009 è stato caratterizzato dalla nuova influenza (suina) ed è di particolare valore il fatto che da studi recenti si è potuto notare come gli antiossidanti sono il tallone di Achille del virus dell’influenza.
La vitamina C è un antiossidante essenziale.
È importante sapere quale sia la sua azione e in quali condizioni può aiutarci a restare in salute.
Acido ascorbico è il nome scientifico del composto comunemente conosciuto come vitamina C.
Questa parola è formata dal prefisso privativo (a-) e dalla parola scorbuto, la malattia causata dalla completa mancanza di vitamina C.
Due anni fa, John T. Ely, un professore del’università di Washington con un grande progetto di ricerca in scienza e medicina, ha pubblicato uno studio sull’uso dell’acido ascorbico nell’allora imminente pandemia di influenza aviaria.
Nel suo studio Ely afferma che l’acido ascorbico è erroneamente indicato come vitamina.
Per vitamina infatti si definisce una sostanza che è essenziale in minute quantità nel corpo per permettere una buona salute.
Al contrario, secondo l’autore e altri ricercatori,l’acido ascorbico è un nutriente di cui è necessaria una quantità giornaliera di diversi grammi (almeno 5).
Il termine vitamina C ha però prevalso ed è stato usato con facilità per scopi comunicativi anche da ricercatori famosi, come il premio Nobel Linus Pauling.
Il nome sbagliato ha contribuito alla confusione che si è creata sull’acido ascorbico.
L’acido ascorbico è una delle molecole più importanti per il funzionamento dell’organismo umano, infatti per compiere migliaia di reazioni ogni giorno ne sono necessari diversi grammi.
Sul nostro pianeta gli animali, e tra questi la maggior parte dei mammiferi, sono in grado di produrre l’acido ascorbico all’interno del loro corpo.
L’uomo è uno dei pochi mammiferi che non lo sintetizza ed è obbligato ad assumerlo con la dieta.
Milioni di anni fa l’acido ascorbico era abbondante in natura.
Il rilascio del composto è stato un vantaggio genetico e ha permesso agli uomini di evolvere organicamente.
Altri mammiferi, in condizioni normali, producono 5 grammi di “vitamina c” al giorno.
In condizioni di stress (paura, dolore, malattia), la produzione può aumentare fino a 100 volte!
È stato confermato da studi che questa quantità è necessaria per raggiungere la salute ottimale, per ritardare l’invecchiamento e per rafforzare la resistenza dell’organismo a molte malattie, specialmente influenza e altre infezioni.
Nell’ambiente odierno il bisogno di “ vitamina c” è cresciuto significativamente a causa della maggiore ossidazione, prodotti chimici industriali, metalli pesanti, conservanti nei cibi e inquinamento dell’aria, che creano condizioni di aumentato stress ossidativo.

Contenuto di acido ascorbico nei cibi in mg/100 g di cibo

Ribes 200
Peperone 140
Broccoli 90
Kiwi 90
Cavoletti di Bruxelles 80
Arancia 70
Peperone verde 70
Succo di arancia 40
Cavolfiore 40
Spinaci 30
Pomodoro 25
Cavolo 20
Similmente, l’assunzione di acido ascorbico (“vitamina C”) dal cibo è diminuita molto: secondo la USDA abbiamo bisogno di 10 porzioni di verdura per raggiungere la quantità di nutrienti che si assumeva 50 anni fa con una sola porzione.
Come recenti studi ci mostrano il corretto funzionamento dei meccanismi antiossidanti, è vitale che il nostro corpo possa affrontare e ridurre la possibilità di complicazioni dovute all’influenza.
La “vitamina C” è un passo molto importante sulla strada per raggiungere una buona salute.
Alla vostra salute!
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Fonti:

Science Daily
Experimental Biology Chatterjee IB, Majumder AK, Nandi BK, Subramanian N.
Synthesis and some major functions of vitamin C in animals.
Ann N Y Acad Sci 258:24–47, 1975. Pauling LJ. Case report: lysine/ascorbate-related amelioration of angina pectoris.
J Orthomol Med 6:144–146, 1991.