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Questa è una delle testimonianze della dott.ssa Biologa Nutrizionista Francesca Marcon, membro del comitato scientifico di EINUMM che applica i principi della Medicina Nutrizionale e Metabolomica nella sua professione.

“Credo fermamente nella necessità di informare le persone su come possono fare a mantenersi in buona salute, per cui spesso faccio dei video informativi in cui spiego alcuni temi riguardanti certi disturbi o faccio interviste in cui fornisco dati pratici. Fu così che mi conobbe P. , mi contattò perchè voleva risolvere un problema che da parecchio tempo gli causava delle difficoltà.

Da un anno infatti P. aveva iniziato a soffrire di giramenti di testa, attacchi di panico e miodesopsie (o mosche volanti) e il tutto lo preoccupava parecchio.

Aveva fatto visite neurologiche, ma non si erano evidenziati particolari problemi, e diverse visite oculistiche, finchè finalmente avevano scoperto la causa degli attacchi di panico, ovvero un disallineamento degli occhi che tendevano a deviare verso l’esterno. Grazie a una particolare riabilitazione stava sistemando quest’ultimo aspetto, tuttavia restavano ancora i problemi di leggere vertigini e mosche volanti.
Per il suo lavoro di grafico era un problema veramente grosso.

Un’altra cosa che voleva sistemare era il gonfiore intestinale, che era migliorato da quando di sua iniziativa aveva cambiato alimentazione, ma non era ancora risolto del tutto.

P. infatti mi disse che da qualche mese stava seguendo una dieta chetogenica, aveva iniziato a fare esercizio fisico più intenso e aveva iniziato anche ad assumere integratori alimentari, con grande beneficio sulla sua situazione. Tuttavia i problemi succitati erano presenti e non era sicuro che stesse facendo le azioni corrette, per cui richiese il mio aiuto.

Ho apprezzato molto l’impegno di P., e gli dissi che effettivamente quanto stava facendo andava bene.

Spesso mi trovo a dover agire sui problemi di salute più disparati, e questo è per me un continuo stimolo di crescita e formazione personale, perchè mi permette di acquisire sempre più esperienza e mi spinge a cercare le soluzioni sulla base dei dati della medicina nutrizionale, che invariabilmente se non portano a una risoluzione almeno apportano un beneficio al paziente. La biochimica è alla base di tutto. 
Continuando a parlare con P. vidi che in effetti la sua alimentazione era buona, stava seguendo una buona dieta chetogenica, c’erano solo poche variazioni da fare in termini di tipologia di proteine da consumare. Anche gli integratori che stava assumendo (un multivitaminico, vitamina D, glutammina, probiotici, estratti di piante adattogene) andavano bene, per cui capii il suo punto di vista secondo cui “più di così non sapeva cosa fare”. In effetti qualcosa in più si poteva fare, e fu così che feci delle variazioni.

Come alimentazione aumentai l’apporto di pesce per fornire più omega 3 al corpo e come integrazione aggiunsi anche vitamina C con lisina e prolina per aiutare la formazione del collagene e quindi agire sul problema delle mosche volanti. Su richiesta poi di P. stesso, che già per conto suo si era documentato ulteriormente, introdussi anche un integratore con luteina, zeaxantina ed altri estratti vegetali, che solitamente si utilizzano in caso di problemi alla retina, ma in questo caso era di interesse l’effetto di protezione delle cellule dallo stress ossidativo. Infine consigliai del magnesio, visto anche lo stress psicofisico.

Come sempre informai P. della fase di riparazione che avrebbe passato, anche se in questo caso gli dissi che molto probabilmente non sarebbe stata molto intensa, in quanto era già da qualche mese che aveva cambiato alimentazione e stava assumendo gli integratori. P. mi disse che in effetti una fase simile l’aveva passata, ma aveva continuato a seguire quanto stava facendo perché ci credeva e nonostante la stanchezza aveva visto dei miglioramenti.

Dopo un mese circa ho rivisto P.. Già da dopo una settimana di cambio integrazione e alimentazione mi disse che era scomparso lo stato semi confusionale che percepiva, e negli ultimi giorni invece mi disse che gli occhi erano migliorati molto, infatti le mosche volanti si erano ridotte ed erano più trasparenti. Al controllo dall’oculista si evidenziava anche un miglioramento del disallineamento degli occhi, grazie soprattutto agli esercizi che stava seguendo, aiutati anche dal miglioramento del profilo biochimico.

P. ora si sente molto più sollevato e continua con gioia il suo lavoro di grafico. Ora che è meno preoccupato è più partecipe della vita della sua famiglia e dopo diverso tempo, con grande gioia dei suoi figli, ha ripreso ad andare in skate con loro.”

Dott.sa Francesca Marcon